La battaglia di Magenta

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Bans che fa riferimento ad un evento storico ben definito, la battaglia che si svolse a Magenta, paese vicino a Milano, nel 4 giugno 1859 tra austriaci e franco-piemontesi, nel contesto della seconda guerra d’Indipendenza.

Anche in questo caso esistono versioni leggermente diverse del testo dovute come sempre alla diffusione orale dello stesso, si trovano infatti versioni dove nel parlato, prima di “al trotto”, si aggiunge anche “al passo”, inoltre queste esclamazioni possono essere effettuate anche a botta e risposta, dove l’animatore dice ad esempio “al trotto”, poi i ragazzi ripetono “al trotto”, e così fino alla fine.

La battaglia di Magenta fù il primo grande successo militare dell’alleanza franco-piemontese contro l’esercito austriaco, e primo passo verso l’unificazione d’Italia, uno scontro che lasciò anche segni importanti nella cultura odierna, infatti il color magenta, prodotto per la prima volta nel 1859, deve il proprio nome a questa battaglia, in ricordo del sangue versato sul campo. Su questo episodio il pittore Giovanni Fattori realizzo nel 1862 il dipinto a olio su tela “Il campo italiano alla battaglia di Magenta”, dove viene raffigurato il ritorno dei soldati feriti sulle retrovie per essere assistiti dalle infermiere.

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Testo


C’era un bel dì la battaglia di Magenta.
Che bel vedere caricare i cavalieri.

Cavalieri, al trotto! Al galoppo! Caricate!
Con una mano!

Con due mani…
Con un piede…
Con due piedi…
Con la testa…
…CARICA!!

Esecuzione

  • Con una mano: ripetere la strofa battendo a ritmo la mano destra sulla gamba destra;
  • Con una mano, con due mani: ripetere la strofa battendo entrambe la mani sulle gambe;
  • Con una mano, con due mani, con un piede: ricominciare continuando con le mani e battendo un piede sul terreno; *oppure saltellando su un piede;
  • Con una mano, con due mani, con un piede, con due piedi: ricominciare continuando con le mani e saltellando su entrambi i piedi;
  • Con una mano, con due mani, con un piede, con due piedi, con la testa: come sopra e in più flettere la testa in avanti;
  • Scandire il tempo con le mani e con i piedi e ripetere ancora una volta la strofa sino a: “…al galoppo”, poi gridare: “CARICA!”

E’ possibile svolgere il canto anche seduti in cerchio, accompagnado la strofa a ritmo battendo le mani e al posto di saltare battere i piedi 

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La battaglia di Magenta
La battaglia di Magenta, versione più datata

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