Fra’ Martino / Frère Jacques / Dov’è il pollice?

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Fra’ Martino, popolare canzone francese, è forse una delle canzone più tradotte al mondo. Sebbene per molto tempo l’autore sia rimasto anonimo nel 2014, la musicologa francese Sylvie Boissou ha attribuito la composizione di “Frère Jacques” a Jean-Philippe Rameau. La sua composizione si collocherebbe pertanto nella prima metà del ‘700. Per altri invece traccia della melodia è riscontrabile nella Variazioni sulla melodia di Fra Jacopino sopra l’aria di Ruggiero del 1615 di Frescobaldi, dove la melodia è accoppiata dal Frescobaldi alla formula di basso del Ruggiero (popolare danza dei primi anni del Seicento), questo indicherebbe come Fra’ Jacopino, probabile prima traduzione “italiana” di Frère Jacques, fosse già una celebre melodia del tempo

A parte l’origine ancora dubbia in quasi tutte le versioni la maggior parte dei testi traduce fedelmente lo spirito del testo, ossia un monaco, chiamato con vari nomi, che si è dimenticato di alzarsi per suonare le campane della preghiera del Mattutino (nella tradizione cattolica il Mattutino si recitava molto presto di mattina o, in alcune famiglie monastiche, a metà della notte).

In alcuni paesi invece la traduzione è totalmente differente. In Cina ad esempio sono due trigri, una senza occhi e una senza coda che corrono, anche la versione inglese, più per musicalità che altro, ha un testo leggermente diverso.

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Oltre a Fra’ Martino, con la stessa melodia, si è diffusa un’altra canzoncina con un testo molto diverso, in Italia è conosciuta come “Dov’è il pollice?”, ed è usata per conoscere e insegnare il nome delle dita ai bambini; in inglese è “Where is Thumbkin?“. E’ una canzone mimata in cui si svolge un dialogo tra le dita delle due mani.

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Testo


Fra Martino campanaro,
Dormi tu? Dormi tu?
Suona le campane! Suona le campane!
Din, don, dan. Din, don, dan.

Fra’ Martino può essere cantata come canone a 4 voci.

Testo originale

Frère Jacques, frère Jacques,
Dormez-vous? Dormez-vous?
Sonnez les matines! Sonnez les matines!
Ding, daing, dong. Ding, daing, dong.

Dov’è il pollice

Dov'è il pollice? Dov'è il pollice?
Sono qua, sono qua
Come stai quest'oggi?
Molto bene, grazie!
Scappo via, a casa mia.

Dov'è l'indice? Dov'è l'indice?
Sono qua, sono qua
Come stai quest'oggi?
Molto bene, grazie!
Scappo via, a casa mia.

Dov'è il medio? Dov'è il medio?
Sono qua, sono qua
Come stai quest'oggi?
Molto bene, grazie!
Scappo via, a casa mia.

Dov'è l'anulare? Dov'è l'anulare?
Sono qua, sono qua
Come stai quest'oggi?
Molto bene, grazie!
Scappo via, a casa mia.

Dov'è il mignolo? Dov'è il migliolo?
Sono qua, sono qua
Come stai quest'oggi?
Molto bene, grazie!
Scappo via, a casa mia.

Dov’è il pugno? Dov’è il pugno?
Sono qua, sono qua
Come stai quest'oggi?
Molto bene, grazie!
Scappo via, a casa mia.

Dov’è la mano? Dov’è la mano?
Sono qua, sono qua
Come stai quest'oggi?
Molto bene, grazie!
Scappo via, a casa mia.

Esecuzione

  • Dov’è il pollice? Dov’è il pollice?: (si tengono le mani  dietro la schiena)
  • Sono qua: (Si tira avanti il pugno, e si mostra il pollice – o il dito nominato)
  • sono qua: (Si tira avanti l’altra mano a pugno, e si mostra il pollice – o il dito nominato)
  • Come stai quest’oggi?: (si muove il dito che “parla” all’altro) 
  • Molto bene, grazie!: (si muove il dito della’tra mano che “risponde”) 
  • Scappo via: (Si riporta la prima mano dietro la schiena)
  • a casa mia – in certe versioni si usa “vengo anch’io”: (Si riporta la seconda mano dietro la schiena).

Video

Piccolo Coro dell’Antoniano
canone
Fra Jacopino
Dov’è il pollice?

Audio

Fra’ Martino

Spartito

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