
Filastrocca dal gusto gotico, di cui ho poche notizie. In giro si trovano testi leggermente diversi, questo è preso da un canzoniere del 1979, quindi verosimilmente più vicino all’originale.
Testo
Era una
andavo in [A-]giro senza le bre
quando fui giunto presso un cimi
com’era buio, com’era
E passeg
vidi una
era il fan
che ripu
I vermicelli freschi di giornata
la rosicchiavan, come l’insalata;
e il gatto Piero, re del cimitero,
com’era scuro, com’era nero!
Questa canzone non ha significato:
è come fare il vino col bucato,
è come dire buona notte al muro,
e lavarsi i piedi col bromuro.
Nel canzoniere ho trovato anche questa strofa finale ma le ultime righe non sembrano poter seguire la melodia.
Era una notte, una notte di tregenda:
i miei capelli ballavano la samba,
il gatto nero, il cimitero, quella tomba scoperchiata
mamma mia, che paura che m'han fatto...

Papà cresciuto in oratorio, dove oggi cerco di dare una mano nelle varie attività, suonando anche l’organo. Nel 2002 ho creato katena.it con l’idea di raccogliere tutto ciò che ruotava attorno all’oratorio e all’educazione dei più piccoli, un punto di incontro per scambiare idee e restare in contatto con le persone conosciute nelle mie esperienze diocesane e di Pastorale Giovanile. Oggi il sito è diventato una raccolta di canti, melodie e filastrocche, con la costante ricerca delle loro origini e storie.