Canto tradizionale lombardo diffuso nelle regioni dell’Italia settentrionale, diventato repertorio di molti cori di montagna, specialmente dopo il lavoro di armonizzazione del geniale e controverso pianista (uno dei più grandi del ‘900) Arturo Benedetto Michelangeli, per il Coro della SAT (Società Alpinisti Tridentini), alla metà degli Anni Cinquanta.
Probabilmente l’originale, dal sottotiolo “Per un piatto di maccheroni“, nasce in ambito militare negli anni della prima Guerra Mondiale e il testo, ironico, ha come protagonista la voglia di maccheroni, intesi come massimo oggetto del desiderio, e un finale a sfondo pacifista.
Testo
Era
senza casa e
ha ven
per un
Trallala
trallaral
Tra
tral
Tra
tral
Era nato in quel di Napoli
lo tenente era di Sassari
e si davan dei lapponi
per un piatto di maccheroni
Trallalala…
Un gran piatto d’insalata
quattro uova e una frittata
e sessantasei vagoni
tutti pieni di maccheroni
Trallalala…
Se vuoi vincere la guerra
sia per mare sia per terra
fai in maniera che i cannoni
siano pieni di maccheroni