Il pollaio / Il gallo e la gallina

oca

Filastrocca tradizionale italiana, di cui non ho trovato molte informazioni. Visto l’uso del termine “desinare” (pranzare) potrebbe avere origine toscana e probabilmente era già diffuso fin dagli anni sessanta se non prima.

Testo


Il gallo e la gallina van le oche a visitar:
“Carissime vicine, siam qui per desinar!
Al fuoco del tegame ci dite cosa c’è?
Abbiamo tanta fame! Cocò cocò codè!”.  

Rispondono le ochette: “Abbiamo un consommè
di vermi e cavallette degnissime di un re
ed una succulenta frittata si farà
a pezzi la polente qua qua qua qua qua qua”.  

“E dopo aver mangiato” rispose il gallo Fè:
“Andiamo in mezzo a un prato a bere un buon caffè.
Là ci sarà offerto dai musici di qui
un ottimo concerto chichì chirì chichì”.  

E giunse un asinello gridando: “sono qui!
Vi porto un bel cestello di bisce già in salmì”
Gridaron tutti quanti: “Che festa si farà!
Poichè saremo in tanti: tarà tarà tatà”.  

Così tutti i compari, finito il consommè
andarono al concerto, concerto dei bebè.
E tutti allegramente cantando se ne van
“Evviva l’amicizia che divertir ci fa”.

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Il pollaio

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Enrico

La canzoncina la cantava una mia cuginetta toscana all’incirca nel 1960.
Riascoltarla mi ha commosso,grazie.

Marina

Anche io, commossa per questa ninnananna che ci ha insegnato la mia nonnina Gina.
Noi siamo palermitani
Le ultime strofe che io conosco sono leggermente diverse. grazie grazie grazie

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