Forse la melodia più famosa uscita dall’Africa, cantata e reinterpretata da centinaia di artisti e tradotta in tutto il mondo.
Nata al tempo dell’Apartheid in Sud Africa, la sua storia nasconde la triste vicenda del suo creatore, lo zulù Solomon Linda.
Da un articolo di Concita De Gregorio:
Solomon Linda è morto in un ospedale lercio, non gli hanno nemmeno detto di cosa stesse morendo perché quei due che gli stavano attorno con una pezza bagnata non ne avevano idea, alla moglie e alle figlie non ha lasciato in eredità altro che ricordi in musica; e però era felice – dice la primogenita – era proprio felice di sentire che anche lì in quella specie di ospedale c’ era qualcuno che conosceva la sua canzone. Linda, uno zulu. Pochissimi tra i milioni di persone che cantano il Leone – solo gli esperti di cose di musica e gli appassionati, in verità – conoscono Solomon Linda, l’ uomo che nel 1939 mentre Hitler invadeva la Polonia entrò in uno studio di registrazione di Johannesburg, si tolse le scarpe come usava fare e improvvisò a microfoni aperti i tre accordi che nei successivi sessant’ anni hanno occupato per radio (solo in America) l’ equivalente di tre secoli di programmazione. … Solomon Linda ha ceduto la sua canzone per l’ equivalente di un euro attuale ed è morto poverissimo senza che la vedova avesse di che comprargli una lapide da metter sulla tomba. … Le figlie di Solomon Linda non avevano idea di chi fosse la mano che ogni tanto, a partire da anni recenti, depositava qualche dollaro sul loro conto. «Soldi che arrivano da fuori», hanno raccontato le sorelle a Rian Malan, il giornalista-musicista sudafricano che meglio di ogni altro ha ricostruito l’ incredibile storia del Leone oggi pubblicata negli Scritti sulla musica curati da Nick Hornby. The lion l’ hanno cantata gli indiani Navajo nelle loro riunioni, i Rem e Brian Eno, Miriam Makeba al compleanno di Kennedy subito prima che Marilyn sussurrasse il suo privato «happy birthday mister president». La banda dell’ esercito della Nuova Zelanda ne ha fatto una marcia. La nazionale di calcio inglese la cantava ai mondiali dell’ 86, Hollywood l’ ha messa nella colonna sonora di Ace Ventura e Disney nel Re Leone. Linda aveva solo intonato, quel giorno al microfono: «Mbube». Si pronuncia «eem-boo-beh», in zulu vuol dire leone. Gli americani non capivano la parola, tradussero «wimoweh». Da noi è diventato «auimmouè», così la canta nel suo franco-italiano Salvador e così la cantiamo noi. La battaglia legale per i diritti agli eredi, negati per decenni dagli squali delle grandi case discografiche, si è appena conclusa: Linda è morto da 44 anni. «Gli avevano fatto il malocchio per invidia», dice Fildah, la maggiore delle figlie che porta al polso un bracciale di pelle di capra, il segno che distingue un “sangoma”, uno stregone zulu. Lui però – che non aveva mai studiato, che firmava tutte le carte che gli mettevano davanti – non è mai stato invidioso di nessuno. Sorrideva quando sentiva la canzone suonare alla radio, batteva le mani quando vedeva il disco in vetrina col nome di un altro. è morto con 22 dollari sul conto. La melodia che somigliava a quei tre accordi di quel remoto giorno a Johannesburg non era mica una cosa sua, del resto. Questo sicuramente pensava. Non è mia, è vostra che la state cantando.
In italiano la canzone è stata tradotta in vari modi.
MusicSheetViewerPlugin 4.1Testo
A
Il leone si è addormentato mai più si sveglierà.
Il villaggio l’ha già saputo e il ciel ringrazierà.
Non parlare, non far rumore, lui non si sveglierà.
Non parlare, non far rumore, lui non si sveglierà.
Il leone si è addormentato e più non ruggirà.
Ogni bimbo che avrà tremato sereno dormirà.
Altro testo
i i i i i i i i aui a mamma ue Auimbauè, Auimbauè, Auimbauè, Auimbauè, Auimbauè, Auimbauè, Auimbauè, Auimbauè (2v.) Il leone si è addormentato, paura più non fa. Nella giungla, la grande pace fra poco scenderà. Il leone si è addormentato la luna è alta già. La gazzella nella pianura può correre in libertà. Il leone si è addormentato e più non ruggirà. Ogni bimbo che avrà tremato sereno dormirà.
Testo inglese: Wimoweh – The lion sleeps tonight
Wee-ooh wim-o-weh. Wee-ooh wim-o-weh. A-wimoweh, a-wimoweh, a-wimoweh, a-wimoweh A-wimoweh, a-wimoweh, a-wimoweh A-wimoweh, a-wimoweh, a-wimoweh, a-wimoweh A-wimoweh, a-wimoweh, a-wimoweh In the jungle, the mighty jungle, the lion sleeps tonight. In the jungle, the quiet jungle, the lion sleeps tonight. Near the village, the peaceful village, the lion sleeps tonight. Near the village, the quiet village, the lion sleeps tonight. (Instrumental) Hush, my darling, don't fear, my darling, the lion sleeps tonight. Hush, my darling, don't fear, my darling, the lion sleeps tonight.
Articolo del NY Times sulla storia della nascita della canzone. Altro articolo di repertorio su Repubblica.