Bansologia

Sappiamo tutti che cos’è un bans? Sappiamo farlo fare ai nostri ragazzi? Forse ci è capitato di incontrare e conoscere animatori capaci di far ballare folle di ragazzi e altri che sono costretti a fare quello che possono.
Far cantare e danzare un bans non è certamente una qualità di poco valore, ma non è solo un’innata capacità di coinvolgere e trascinare un gruppo numeroso di ragazzi, è anche abilità tecnica e un pizzico di furbizia.
Sapere musiche, parole e gesti non basta! Saperli insegnare e saper trascinare è “la chiave di volta”!

Che cos’è un BANS?

Il termine BAN deriva dalla contrazione di ballo animato; usato al plurale come se fosse un termine inglese ha acquisito la S finale

Il bans è un urlo, un intervallo, una pausa espressiva, uno sfogo, un riempitivo. un applauso…
I bans servono per riscaldare l’ambiente renderlo più frizzante e vitale.
I bans costituiscono un ingrediente fondamentale dell’animazione perché nella loro semplicità manifestano diverse funzioni; infatti essi:

  • aggregano
  • rallegrano il gruppo
  • aiutano a superare certe paure
  • tendono ad integrare ciascuno nel gruppo
  • si avvalgono delle possibilità espressive presenti nell’uomo

L’ ANIMATORE di bans è un DIRETTORE D’ORCHESTRA!
Un bans infatti tanto più è complesso sia dal punto di vista dei gesti che della musicalità tanto più esprime tutte le potenzialità del ragazzo. Un animatore sa bene che ci sono luoghi e momenti in cui si può costruire una vera orchestrazione con ogni ragazzo; si tratta di stimolarlo a mettere in atto tutte le sue potenzialità espressive senza nessun problema di immagine, ma semplicemente per il fatto che tutti possono intervenire così come sono capaci.
I bans possono mettere in atto le seguenti possibilità:

  • musicalità + melodia + ritmo + armonia + canto.
  • Parole + gestualità + coreografia + corporeità.
  • Fantasia + stravaganza + scioltezza.
  • Unità + coralità.

Prima di proporre un bans leggere attentamente i consigli per l’uso e attenzione alle condizioni.

Consigli per l’uso:

  • far assumere la posizione opportuna con furbizia ed entusiasmo (non perdere molto tempo);
  • prima dei gesti insegnare la canzone, o il testo nel caso sia urlato;
  • ora insegna i gesti;
  • mettendoci la carica giusta – gli animatori per primi- fate il ban senza vergona o scoraggiamento e non preoccupatevi se non tutti i ragazzi fanno subito silenzio o partono subito con i gesti, verranno coinvolti dall’esecuzione di tutti gli altri!
  • se mentre spiegate il ban vi pongono domande, cercate di non rispondere ad ogni singola domanda e non fate caso ai mugugni, ma siate decisi e partite, il vostro entusiasmo sarà contagioso!

Condizioni:

Le condizioni che favoriscono una buona orchestrazione sono:

Luogo: l’ambiente può favorire o meno l’esecuzione di certi bans. All’aperto, per esempio, si possono fare molte cose, ma è necessario farsi sentire.

Tempo: quanto tempo ho a disposizione? Vale la pena spendere parecchi minuti per spiegare un ban che dura pochi attimi? Se ho molto tempo a disposizione ho una lista di bans da proporre senza lasciare tempi morti e far calare il coivolgimento?

Disposizione: i ragazzi sono seduti o in piedi? Sono in cerchio oppure no? C’è spazio per il movimento o sono stretti?

Età: spesso si animano gruppi misti per cui i più grandicelli si vergognano nell’esecuzione di certi bans. È bene tener presente l’età per non scadere in forme di stravaganza che cadono in volgarità o forme di infantilismo che affievoliscono il “mordente” che contiene ogni bans.

Quantità: quanti ragazzi ho di fronte? 10, 20, 100? Certi bans, per esempio, hanno effetto perché si è in tanti! Un urlo richiede una certa quantità di persone!

TIPI DI BANS

Bans di applauso: sono veloci, si eseguono al termine di un gioco, un esibizione, una scenetta, una sfida o per applaudire tutti i partecipanti.
Bans urlati: non hanno bisogno di strumenti e per questo funzionano soltanto se l’animatore è convinto! Hanno lo scopo di sfogare l’energia trattenuta, di entusiasmare, di riempire brevi pause, di sottolineare momenti particolari come compleanni…, di ottenere il silenzio.
Bans cantati e mimati: sono quelli “classici” con un motivo musicale, il testo e i gesti collegati ad esso.
Bans a cerchio: sono quelli che favoriscono il movimento e il coinvolgimento di tutto il gruppo/cerchio. Sono utili per momenti di accoglienza, di conoscenza, per coinvolgere chi non è ben inserito nel gruppo, per sgranchirsi dopo una fase di lavoro.
Perché il cerchio? Perché crea attenzione verso chi parla, è ordinato e aiuta ad essere disciplinati, non crea differenze di importanza fra i ragazzi, tutti sono coinvolti allo stesso modo, permette a tutti di muoversi senza intralciarsi.
Bans racconto: questi sono dei veri e propri numeri; l’animatore propone un racconto che farcisce con gesti, parole, ritornelli, urli. Certamente l’animatore deve essere esperto, conoscere bene la storia ed essere pronto a modificare, allungare, abbreviare il racconto seguendo le sensazioni e le emozioni del gruppo.
Bans a cori o settori: si divide il gruppo a settori e si affida a ciascuno un urlo, un canto ben definito.

ATTENZIONE!!! Proponete un ban solo quando lo conoscete bene e lo avete provato prima, così partirete sempre convinti e con grinta!!!
…e se vi accorgete che i bans non servono al vostro gruppo, non preoccupatevi, nessuno è obbligato a farli!

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