Filastrocca tradizionale italiana, di cui non ho trovato molte informazioni. Visto l’uso del termine “desinare” (pranzare) potrebbe avere origine toscana, e probabilmente era già diffuso fin dagli anni settanta se non prima.
Testo
Il
“Carissime vicine, siam qui per desi
Al fuoco del tegame ci dite cosa
Abbiamo tanta
Rispondono le ochette: “Abbiamo un consommè
di vermi e cavallette degnissime di un re
ed una succulenta frittata si farà
a pezzi la polente qua qua qua qua qua qua”.
“E dopo aver mangiato” rispose il gallo Fè:
“Andiamo in mezzo a un prato a bere un buon caffè.
Là ci sarà offerto dai musici di qui
un ottimo concerto chichì chirì chichì”.
E giunse un asinello gridando: “sono qui!
Vi porto un bel cestello di bisce già in salmì”
Gridaron tutti quanti: “Che festa si farà!
Poichè saremo in tanti: tarà tarà tatà”.
Così tutti i compari, finito il consommè
andarono al concerto, concerto dei bebè.
E tutti allegramente cantando se ne van
“Evviva l’amicizia che divertir ci fa”.